Sala Scarlatti

La Sala Scarlatti del Conservatorio di musica San Pietro a Majella di Napoli è un luogo ricco di storia, oltre che un punto di riferimento nella vita culturale e musicale partenopea. Nel 1807, dall’unificazione dei quattro antichi conservatori, nasce il Real Collegio di Musica con collocazione nel 1826 nell’ex monastero dei Padri Celestini di San Pietro a Majella. Il Conservatorio napoletano risulta essere la più antica e prestigiosa scuola di musica in Italia ed è stato, nel corso della sua storia, punto cardine nell’influenza della cultura musicale europea, contribuendo fortemente allo sviluppo della scuola musicale napoletana. Ciò fu possibile soprattutto con l’apertura del complesso alla città: la grande Sala dei Concerti, denominata Sala Scarlatti nel 1955, da un primo progetto prevedeva la sua realizzazione al primo piano del complesso, a cui però fece seguito la decisone di realizzarla al pian terreno nel 1887. I lavori ebbero tempi molto lunghi tanto che, conclusa la fase strutturale nel 1901, solo nel 1913 si passò alla redazione del progetto per la sistemazione interna. Inaugurata nel 1925 con un concerto per orchestra e tre pianoforti, la sala consentì al Conservatorio di assumere un ruolo centrale nella vita musicale cittadina, visto l’elevato interesse della città partenopea verso la cultura musicale. Completamente distrutta nella notte tra il 9 e il 10 ottobre 1973 da un terribile incendio, è stata ricostruita, ancora una volta con tempi lunghissimi: il progetto dell’architetto Arnaldo Venditti e dell’ingegnere Urbano Cardarelli, approvato nel 1977, ha visto la sua conclusione solo nel 1996. L’opera di Venditti è stata caratterizzata da un impianto totalmente diverso rispetto all’antica grande sala dei concerti. Sul fondo giganteggia ancora oggi un organo di circa 4000 canne realizzato da Tamburini nel 1983 su progetto di Jean Guillou. La Sala Scarlatti del Conservatorio di musica San Pietro a Majella di Napoli rappresenta, anche simbolicamente, all’interno dell’Istituto, la realtà complessa di un patrimonio pubblico costituito non soltanto da beni, per quanto preziosi e unici, come strumenti antichi, manoscritti d’autore, documenti d’archivio storico, ma soprattutto da un’autorevole scuola di formazione musicale di eccellenza. Essa è il luogo principe in cui si manifesta nella sua totalità l’offerta formativa, culturale e artistica del San Pietro a Majella. Nell’ottica di un ampio progetto di valorizzazione e di sensibilizzazione sul versante artistico-musicale, che vuole abbandonare solchi di autoreferenzialità per coinvolgere platee sempre più vaste e pubblici differenti, la Sala viene rilanciata come luogo polifunzionale per attività formative, artistiche e musicali, per iniziative culturali di grande respiro in cui il Conservatorio si apre a nuovi confronti, sperimentazioni e a produzioni originali in cui i vari linguaggi artistici, anche connessi ai linguaggi multimediali, si integrano elaborando nuove trame e proposte inedite.

 

 

LE CARATTERISTICHE TECNICHE

 

TORRE SCENICA

  • PALCOSCENICO:

larghezza: 80 mq

 

SALA

  • CAPIENZA TOTALE: 450 posti

PLATEA: 350 posti

PALCHI/GALLERIA: 100 posti

 

SERVIZI E LOGISTICA

  • SERVIZI ACCESSORI:
    • climatizzazione aria fredda e calda

 

«La sala ha bisogno di alcuni lavori di adeguamento alla normativa sulla sicurezza – racconta il direttore amministrativo del Conservatorio SanPietro a Majella Clotilde Punzo – per quel che riguarda gli impianti di climatizzazione ed emergenza. Occorre, inoltre, ristrutturare l’area sottostante la sala, che ospita i camerini. Infine, immaginiamo di acquistare tende per coprire le vetrate, ma di questo dobbiamo discutere con la sovrintendenza e i vigili del fuoco».

Torna su