Teatro Bellini

Luogo da sempre consacrato alla cultura e al teatro soprattutto, in ogni sua forma e genere, ilTeatro Bellini si inaugurò il 6 febbraio del 1878 e per circa quindici anni programmò la lirica; poi, con l’introduzione della prosa dialettale, diventò per qualche tempo sede stabile della compagniadi Eduardo Scarpetta. A inizio ‘900 fu la volta dell’operetta, della rivista e della canzone, con rarerappresentazioni di prosa. Se fino al secondo dopoguerra il Bellini era stato punto diriferimento dell’intellighenzia partenopea, subito dopo subì una fase di decadenza che portò dritto alla trasformazione clamorosa del 1962, quando divenne un cinema di terz’ordine per poi chiudere i battenti alla fine degli anni ‘70. La riapertura del Bellini si deve all’artista Tato Russo, chenel 1987 rilevò la struttura. La rinascita avvenne in solo un anno e così, nell’autunno del 1988, conla messa in scena dell’Opera da tre soldi di Bertolt Brecht per la regia dello stesso Tato Russo, ilBellini ridiventò un teatro. Tato Russo è stato direttore artistico del Teatro Bellini per 21 anni e lo hariportato al rango di istituzione culturale, producendo grandi allestimenti. Nel 2010 la gestione è passata ai figli dell’artista, Roberta, Gabriele e Daniele Russo, che hanno conservato non solo la vocazione teatrale originaria, ma anche l’attenzione e la curiosità verso le avanguardie.

 

 

LE CARATTERISTICHE TECNICHE

 

TORRE SCENICA

  • PALCOSCENICO:

larghezza 16.00 m

profondità 14.00 m

declivio: 4%

  • DISLIVELLO PALCO/PLATEA: 1.20 m
  • BOCCASCENA:

larghezza 10.40 m arcoscenico10.00m

  • SIPARIO: manuale
  • SOFFITTA:

graticcia fissa altezza 18.50m

  1. 5 tiri elettrici

carico max 200 kg/mq

  • BUCA D’ORCHESTRA: presente

 

SALA

  • CAPIENZA TOTALE: 888 posti

PLATEA: 328 poltroncine

PALCHI: 560 sedie

 

SERVIZI E LOGISTICA

  • CAMERINI:
  1. 8 camerini con bagno
  • SALA PROVE: assente
  • SERVIZIACCESSORI:
    • foyer
    • bar/buvette

«In quanto ai miglioramenti strutturali auspicabili – spiega Roberta Russo – il teatro (tanto la sala grande quanto il Piccolo) avrebbe bisogno di un impianto di climatizzazione tale da consentire la prosecuzione di una piena attività anche nei mesi estivi, senza interruzione; così da sviluppare percorsi turistici e culturali per tutto l’anno».

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