Il Teatro Sannazaro fu inaugurato il 26 dicembre del 1847, alla presenza di tutta l’aristocrazia partenopea. Attori come Eleonora Duse, Sarah Bernhardt ed Ernesto Rossi, commediografi del calibro di Achille Torelli, Roberto Bracco, Eduardo Scarpetta, furono abituali presenze sul suo palcoscenico. Al Sannazaro andarono in scena commedie di successo di Scarpetta, come Santarella, che nel 1889 restò in scena con più di cento repliche. Nel 1932, poi, vi fu ospitata la “Compagnia Teatro Umoristico I De Filippo”, che per la stagione 1932/1933 presentò ben quindici “novità”. Proprio al Sannazaro avvenne un incontro storico, quello tra Eduardo De Filippo e Luigi Pirandello. Dopo la guerra la sala si ridusse a cinema degradato, fino a quando, alla seconda metà del 1960, fu rilevata dall’impresario Nino Veglia e da sua moglie, la famosa attrice Luisa Conte: i due (nonni dell’attuale direttrice artistica Lara Sansone) si impegnarono con passione e devozione verso il teatro di tradizione, lasciando al pubblico un ricordo molto forte. Il Sannazaro fu riaperto il 12 novembre del 1971 con la “prima” di Annella di Portacapuana di Gennaro D’Avino, in scena la Compagnia Stabile Napoletana con Luisa Conte, Ugo D’Alessio e Pietro De Vico. Ancora oggi il Sannazaro conserva l’identità assegnatagli da Veglia e Luisa Conte: un teatro per la città, dallo schietto carattere popolare, attento al teatro di tradizione da recuperare cercando di legarlo alla scrittura di giovani autori.
LE CARATTERISTICHE TECNICHE
TORRE SCENICA
- PALCOSCENICO:
larghezza 8.00 m
profondità 11.00 m
declivio: 5 %
- DISLIVELLO PALCO/PLATEA: 1.25 m
- BOCCASCENA:
larghezza 9.00 m arcoscenico8.00m
- SIPARIO: manuale
- SOFFITTA:
graticcia manuale altezza 12.00 m
- BUCA D’ORCHESTRA: presente
SALA
- CAPIENZA TOTALE: 475 posti
PLATEA: 230 poltrone
PALCHI: 245 sedie
SERVIZI E LOGISTICA
- CAMERINI:
- 12 camerini + n. 4 bagni
- SALA PROVE: presente
- SERVIZI ACCESSORI:
- foyer
- bar/buvette
La direzione rende noto che non ci sono in programma interventi alla struttura della sala, almeno non nell’immediato futuro. Non si esclude però l’ipotesi di individuare eventuali interventi migliorativi in seguito.